mercoledì 20 febbraio 2013

^Sigh^Life! - 1001 Comics


(c) seth


In soggiorno ospito una piccola selezione di libri a fumetti. Si tratta per lo più delle ristampe di vecchie strisce statunitensi, in quei lussuosi volumi cartonati ricchi di apparati redazionali e critici che stanno spopolando negli States: Popeye, Terry and The Pirates, Gasoline Alley, X-9, Pogo, King Aroo, …
Sono un pezzo enorme di storia del fumetto che riemerge alla luce anno dopo anno, e sono un problema non indifferente per la mia esperienza di lettore: come affrontare la lettura di questi volumi? Con quale regolarità? Com'è possibile ripercorrere anni di strisce andando oltre il rituale quotidiano per il quale sono state originariamente concepite? Un lettore come me si ritrova spesso l’impressione di essere monumentalmente schiacciato da questo materiale straordinario. Succede che il gusto dell’accumulazione sovrasti le mie concrete possibilità di lettura. Non lo studio di questo materiale, non il piacere, di più, la gioia di questi straordinari lavori trovano nella mia quotidianità lo spazio che meriterebbero. Ho pensato anche di recuperare il ritmo della lettura originaria. Invece di aprire le pagine di quotidiani che non esistono più, aprire ogni giorno una pagina di ogni volume e leggere la striscia del giorno. Immagini la complessità di questo impegno, passando da un volume all’altro? Mi interessa l’esperienza del lettore, mi interessa questa forma di fenomenologia (di fenomenologia della lettura parlerò a breve, o di qualcosa di simile). Tu che ogni tanto torni generosamente su ^S^Comics! malgrado l’irregolarità dei miei aggiornamenti, come affronti questo materiale?

La riflessione si collega a un volume che ho recentemente recuperato, complice un forte sconto su Amazon UK, ovvero 1001 Comics You MustRead Before You Die di Paul Gravett. La compilazione, il canone che lo studioso inglese propone è effettivamente monumentale. La mia reazione rispetto a questi progetti è normalmente la seguente: percorro ogni titolo annotando mentalmente i fumetti che conosco, quelli che possiedo e quelli che ho letto. Il resto rimane nella mia lista dei desiderata futuri. Certo, le scelte di Gravett e del suo gruppo di lavoro, che per ora ho solo velocemente esplorato, non è del tutto convincente. In particolare per quanto riguarda l’ampia sezione dedicata ai fumetti delle ultime due decadi, mi sembra manchi ancora una corretta prospettiva storica. In ogni caso, la compilazione mi sembra voglia individuare accanto alle cosiddette pietre miliari, anche e soprattutto opere piacevoli e stimolanti da leggere, in modo da offrire soprattutto ai lettori non esperti o non amatori del medium, diverse e variegate esperienze di lettura. Altrimenti, per fare un paio di esempi soltanto, mi risulterebbe difficile comprendere la presenza di un manga come MPD Psycho o di Mouse Guard: Fall 1152. Il secondo, in particolare, l’ho trovato un vuoto esercizio di stile difficilmente memorabile.
Le schede, inoltre, hanno quell'approccio seducente per cui si nota il chiaro tentativo di mettere in luce gli aspetti positivi dei lavori proposti, anche laddove i difetti sono numerosi e, perché no, macroscopici (Batman: The Dark Knight Strikes Again?!).
L’esigenza compilativa propria dell’essere umano trova in ogni caso qui un buon luogo di soddisfazione. E per quanto i difetti ci siano e siano facilmente individuabili, mi sembra che l’onestà di Gravett e l’approccio in divenire di 1001 Comics sia apprezzabile. D’altra parte è segnale di grande intelligenza aver incluso fumetti di difficile reperibilità o persino lavori non in lingua inglese di cui al momento della pubblicazione esiste solo l’edizione nella lingua originale. Che il lavoro si rivolga anche agli editori inglesi e statunitensi?
Come ho già scritto, l’accumulazione è l’illusione di credersi immortali. Di avere a disposizione tempo infinito per godere di beni materiali che superano evidentemente le possibilità umane. Il fumetto, in queste sue due espressioni (il canone di Gravett, la ristampa delle annate complete di strisce), non sfugge alla regola.
E allora, mi chiedo, quando arriva il momento di fermare la ricerca e l’accumulo?

9 commenti:

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  2. Problemi comuni, dalle cronologiche delle strisce americane a 1001 comics. Quando c'hai la soluzione condividila ;-)
    besos!
    c.

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  3. Quando il piacere di leggere diventa il dovere di recuperare l'arretrato accumulato è il momento di fermarsi un attimo, anche solo per qualche tempo.

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  4. Quello dei tempi di lettura delle strips giornaliere mi pare un problema giusto da considerare. Pensa per esempio a un lettore dei Peanuts nell'Italia degli anni '60, che si comprava i librettini della Milano Libri o i numeri di Linus e si trovava davanti a almeno 3-4 pagine di fumetti, tutti assieme - fumetti invece apparentemente pensati per una fruizione centellinata e giornaliera. Si finisce per comprometterne la lettura così? O non è piuttosto un compromesso obbligato, di cui già Schulz teneva conto durante la creazione? Ricordiamoci anche quello che dissero prima Eco e dunque Vittorini in quegli anni, ovvero che la strip acquista un senso solo nell'iterazione dei suoi messaggi chiave. Mi pare che in ciò ci sia già una linea di programma.
    Aspetto di lettere le tue sempre acute osservazioni sulla fenomenologia della lettura.

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  5. Ciao Guglielmo, domanda personale: quale raccolte di strisce stai comprando? Ti andrebbe di specificarle? Possedendo per il momento esclusivamente la raccolta delle strisce dei Peanuts (in italiano) e quella magnifica opera che sono i 3 volumi in lingua inglese delle strisce di Calvin & Hobbes, sarei curioso di scoprire altro materiale interessante, anche direttamente in lingua originale.
    Ah, Charlie Brown altri non è che David, collaboratore de LSB (Grendel per intenderci ;)

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  6. ciao david.
    allora allora...
    le strisce che sto recuperando in questo periodo sono:

    pogo
    krazy kat
    terry and the pirates
    popeye
    walt and skeezix (gasoline alley, una delle mie preferite)
    king aroo
    barney google
    mutt and jeff
    steve canyon (finalmente in edizione degna di questo nome)
    dick tracy (ma mi sono un po' fermato, anche se meriterebbe tutta)
    ...

    and counting!
    :)

    g.

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  7. ah, ovviamente complete calvin and hobbes è tra le mie top reading da tempo!
    g.

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  8. Beh, grazie a te la mia lista dei desideri su Amazon è cresciuta a dismisura!!! Ho appena preso il primo volume di Walt and Skeezix: penso di essere andato sul sicuro.
    A proposito: di Rip Kirby, Flash Gordon e Buck Rogers cosa ne pensi?
    d.

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  9. boh.
    fatico molto con certe strisce che trovo ormai troppo datate nei testi.
    per questo, in genere, preferisco l'umorismo all'avventuroso.
    mi sembra risenta meno del tempo. e forse, ora che ci penso, è un tema che varrebbe la pena affrontare!

    quindi, flash gordon solo se vuoi godere per i disegni.
    rip kirby non l'ho mai amato.
    buck rogers è ... interessante. ho il primo volume. lo sfoglio, lo leggiucchio qua e là... ma non mi appassiona davvero.

    non quanto quell'opera immortale e straordinaria che è gasoline alley.
    adorazione a ogni striscia. e le domenicali... wow!
    ciao.

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