martedì 19 maggio 2015

Lo Scultore

^Sigh^Score! 5/4

Questa è una storia sulla depressione.
Una storia sul conflitto interiore, che nasce
quando non si è all'altezza delle aspettative
degli altri, della famiglia in primis, e quindi
di se stessi.
Meno faustiano e più vicino a Melancholia
di Lars von Trier, Lo Scultore è una storia
sull'impotenza derivante dal falso sé.
A Jung sarebbe piaciuta molto.
Io mi sono arreso alle sue dinamiche e alla sua
forza. E mi ha rivoltato almeno per un giorno.

info: http://www.baopublishing.it/shop/dettaglio/834-Lo_scultore

giovedì 14 maggio 2015

Battaglia 1, La figlia del capo

^Sigh^Score! 4/6

Inverosimiglianza nera.
Un gioco con la Storia fatto di semplicità,
ritmo e violenza.
Il formato fuori tempo massimo sarebbe vintage
se non funzionasse.
E invece le tavole sono costruite benissimo.
A questo gioco ci sto.

info: presentazione di battaglia al comicon 2015

mercoledì 6 maggio 2015

Fritz il gatto e altri animali

^Sigh^Score! 6/6

L'errore: Fritz il Gatto in giro per casa.
Le condizioni: un figlio curioso e una casa piccola.
La preoccupazione: Gabo, nove anni, legge Fritz e le sue orge nella vasca da bagno.
L'ascolto: il figlio non sembra sconvolto, ma confuso.
La consapevolezza: i giochi simbolici e i codici usati da Crumb.
Nessun pericolo, semmai una curiosa e vaga insoddisfazione.

Se non hai mai letto Crumb, puoi iniziare da qui.
Prima di tutto il resto!

Dylan Dog 343, Nel fumo della battaglia

^Sigh^Score! 5/4

Quel che piace, è che almeno sembra che
non ci si arrenda mai.
Chi lavora oggi sul'Indagatore dell'incubo non molla come chi c'era prima.
E Simeoni si muove finalmente a suo agio, con la sola ambizione di una buona storia.
Inquietudine e angoscia.
Efficace l'intelligenza visiva, nella costruzione delle "inquadrature", nella scelta degli elementi simbolici da mettere in scena.
I particolari, semplici ma decisivi, fanno la differenza in una storia che arriva dove deve.

Come prima

^Sigh^Score! 5/6

Non sarebbe commuovente se non fosse diretto.
Se non attraversasse la memoria di tutti.
Un'osservazione chiara: "l'impresa eccezionale
è essere normali".
In viaggio sempre, come prima, per quel che
deve ancora venire.
E sapere che nel mestiere di disegni, parole e colori,
può nascondersi qualche emozione dolorosa.
Forse vera, ancora.

^Sigh^Life! - Go West! Go West!



Nel Far West accade che si ribaltino i presupposti.
E così, un Gianfranco Manfredi particolarmente ispirato, con i disegni di un preciso e puntuale Leomacs, ci racconta una storia di Tex (Oro Nero, Tex n. 654) dove tutto procede al contrario di come ci si aspetterebbe. La bellezza del lavoro di Manfredi sta nella semplicità. Lo stile narrativo è compatto e coerente con l'impostazione classica della serie, e l'autore gioca tutto sui ritmi e le dinamiche degli avvenimenti, per contraddire buona parte di quello che abbiamo letto sulla serie in tanti e tanti anni. Già l'inizio della storia, con le celebrazioni per l'insofferente coppia di Ranger e le dichiarate allergie per i rituali politici, fanno presupporre quanto di buono sarebbe avvenuto in seguito. Da domani, in edicola il secondo e conclusivo numero della storia.



Contemporaneamente, sulla serie Le Storie (n. 31, Il prezzo dell'onore), una coppia inedita di autori ci regala una delle migliori storie di genere che abbia letto in anni. Paolo Bacilieri e Fabrizio Accatino si muovono in perfetto equilibrio tra formalismo e invenzione, e raccontano una storia che funziona sotto ogni punto di vista. Personalmente, rimango sempre più sorpreso dalla bravura di Bacilieri nella costruzione delle tavole, nel suo estro visivo e nella precisione con cui ogni elemento viene racchiuso nelle vignette. Siamo di fronte a un autore sempre più bravo, che mette intelligenza in qualunque lavoro faccia.
E il western non è mai apparso così vivo. Il che, vista la chiusura di Saguaro, una delle mie serie preferite degli ultimi anni, a cura di Bruno Enna, è un'ottima notizia.