giovedì 16 maggio 2013

Long-wei 1

^Sigh^Score! 2/6

Inizia male.
E per gli orientali l'inizio è la fine
e viceversa.
Leggerezza, semplificazioni
inapparenza.
Milano invisibile e uno strano
(non)supereroe cinese.
Genovese c'è. Le basi sono date.
I personaggi molli come vecchi cuscini.
Che dal prossimo numero ci si liberi delle incrostazioni
del seriale di maniera.
Non ci crederai, ma è un augurio.

info: long-wei

4 commenti:

  1. Ciao!
    La parte iniziale del tuo commento immagino si riferisca al montaggio circolare che chiude l'albo esattamente come inizia, con uno spostamento di focus sul contesto e sul protagonista. Particolare che sicuramente avrai notato. Dissento sulla Milano invisibile, non ho contato tutte le vignette in cui appare ma sono davvero parecchie. Compreso il capannone del finale, preso dal vero dall'area industriale di Cusago.
    Per il resto ti ringrazio tantissimo per il sostegno, l'accuratezza, il tempo che ci hai dedicato, l'onestà che governa il tuo patto di complicità, e anche, perchè no, ti ringrazio per la tua coerenza. Del resto, Long Wei non è stato fatto per piacerti a tutti i costi.

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  2. ciao diego.
    so che a molti infastidisce la formula così breve di ^s^comics! ma è quello che mi piace fare in questo periodo.
    si, so che non lo hai scritto perché piaccia a me. lo immagino benissimo. ma seguirò anche i prossimi numeri della serie perché ho delle aspettative.
    parlavo con luca genovese della serie e mi spiegava lo sviluppo nei 12 mesi e come qui si pongano solo le basi. lo capisco. anche se, posso dirlo (?!), non mi hanno entusiasmato queste basi.
    ma le premesse della serie mi interessano, e non vedevo l'ora di leggerti fuori dal contesto bonelli.

    per quanto riguarda la città di milano... milano la conosco abbastanza bene, andandoci spesso per lavoro. e, sì, i luoghi ci sono. sì, la cura da questo punto di vista si vede, ma mi aspettavo fosse più "personaggio", e meno "scenografia", non so se mi spiego. ma magari arriva.
    ecco, per ora, l'impalcatura della serie non mi ha colpito, ma mi piace esserci per vedere come prosegue. e di tempo per parlarne ancora ce ne sarà eccome.
    (ma so che adesso ironizzerai su qualcosa che ho scritto e mi confermerai nella lista dei cattivi!)
    g.

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  3. Il tuo commento mi avevo fatto pensare cose molto brutte. In realtà, credo che si rifaccia molto ai film action cinesi. Stile identico. Azione, introspezione basilare che serve solo a distinguere buoni e cattivi, botte, dinamicità della narrazione intervallata, però, da saggi rallentamenti. Personalmente, credo sia stato impostato bene per quel che è: un fumetto d'azione con protagoniste le arti marziali.
    Long Wei vince.

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