mercoledì 13 agosto 2014

^Sigh^Life! - Letture sequenziali e Jodorowsky (2)



Prima parte qui

Oracoli?!
E qui, credo sia importante aprire una parentesi, prima di perdere la (minima) credibilità e fiducia dei lettori di questo blog. 
Gli strumenti oracolari quali i tarocchi e l'I Ching, per come li studio e utilizzo io, sono dei potentissimi messi proiettivi, e favoriscono nelle persone percorsi di conoscenza di sé inediti, rapidi e intuitivi. Rompono molti cortocircuiti razionali, spostano l'attenzione della nostra mente-scimmia su visioni imprevedibili, favorendo lo sviluppo di consapevolezze e conoscenze inedite.
Il processo proiettivo funziona in due direzioni: la persona che interroga l'oracolo proietta sui simboli le sue idee, le sue convinzioni, le sue emozioni; il simbolo proietta sulla persona i sui significati tradizionali, le sue interconnessioni visive e logiche.
Da quel che ne so, nessuno dei più esperti e seri studiosi di strumenti oracolari li utilizza per predire il futuro, quanto per percorsi di auto-conoscenza e di consapevolezza. Così li utilizzo io. Così ha fatto per quasi mezzo secolo Jodorowsy con i Tarocchi di Marsiglia. 

Piuttosto, alla base dell'utilizzo degli oracoli a scopo esistenziale, trovo molto interessante il concetto di sincronicità introdotto da Carl Gustav Jung. In due parole, tale concetto cerca di dare un senso al rapporto acausale tra due o più fenomeni complessi. Nel caso degli oracoli, un simbolo tradizionale entrerebbe in relazione con la vita di una persona, offrendo alla persona gli spunti, le sfide, le intuizioni di cui avrebbe bisogno lo sviluppo psicologico di quella persona in quel preciso momento. A monte di questo concetto, c'è il significativo studio di Jung sugli archetipi e il cosiddetto inconscio collettivo. Ma è giusto fermarsi qui.

I Tarocchi di Marsiglia
Chiunque abbia la curiosità di conoscere i Tarocchi di Marsiglia, deve leggere il libro 
La via dei tarocchi. Ma è un libro che consiglio anche a chi abbia voglia di conoscere più a fondo la filosofia, la mentalità e la vita di Jodorowsky. Per inciso, non mi ritengo un fan di Jodo, ma non è possibile dire di conoscere il fumetto se non si sono lette alcune delle sue opere: Incal, Meta-baroni, Tecnopadri, ...
Perché parlarne qui? Perché Jodorwsky approccia la lettura sequenziale dei tarocchi in un modo che assomiglia molto al processo richiesto ai lettori di fumetti. Anzi, ritengo che tale approccio dell’autore e ricercatore sudamericano nasca anche dalla sua esperienza nell’ambito del fumetto.
Intanto, Jodo nel corso della sua esplorazione ha osservato, ridisegnato, restaurato ognuno dei 78 tarocchi marsigliesi. Li ha quindi assorbiti non solo su un piano, che potremmo dire psicologico, ma anche visivo/grafico. Fino a diventarne in qualche modo autore. Il suo lavoro di restauro, infatti, con la collaborazione di Camoin (editore di lunga tradizione dei tarocchi marsigliesi), si inserisce nella tradizione, cercando di recuperare forme e colori originali via via dispersi nel corso delle diverse ristampe e nuove interpretazioni, ma ha dato vita a tarocchi del tutto nuovi, propriamente suoi.
L’autore Jodorowsky ha realizzato questo processo non solo dal punto di vista grafico/visivo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la loro lettura e interpretazione.


(continua)

Esempi del lavoro di restauro dei Tarocchi di Marsiglia realizzato da Jodorowsky:

Fonti del restauro e risultato finale (a destra) 

Fonte del restauro
Tarocco restaurato

















Fonte del restauro
Tarocco restuarato

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