lunedì 17 dicembre 2012

^Sigh^Christmas! - 2020 Visions




È notizia recente che Karen Berger, storica editor dell’etichetta editoriale Vertigo, ha lasciato la DC Comics portando a compimento un lavoro durato trent’anni. Quando la Vertigo nasceva, ad accompagnare la Berger c’era un gruppo di autori britannici che ha cambiato il modo di pensare ai comics statunitensi. Tra di loro, Jamie Delano, che ricreò il personaggio di John Constantine (inventato da Alan Moore su Swamp Thing qualche anno prima, ecc. ecc.). Non voglio girarci intorno, Delano è stato per me un autore fondamentale. Lessi le sue storie di Hellblazer nel periodo della mia vita in cui meglio ho potuto recepirle, quella tarda adolescenza che non sembra mai passare, quando l’orrore personale del quotidiano; la sensazione di non essere mai all’altezza che prende sotto braccio la depressione; e, specularmente, l’illusione di essere onnipotenti e soli; quelle emozioni confuse e ingestibili che segnano il lento ma inevitabile passaggio all’età adulta accompagnano ogni tuo passo. È stato lì che la prosa visionaria di Delano, i suoi anfratti tenebrosi ed esoterici hanno messo radici. Nel tempo, ne ho riconosciuto alcuni limiti importanti, primo tra tutti l’eccessiva verbosità. Ma rilette oggi, quelle storie funzionano ancora molto bene, mantengono inalterate un fascino perverso e fanno ottimamente da contraltare alla visionarietà più ordinata e intellettuale di Neil Gaiman su Sandman (contemporaneo di Hellblazer).
Conclusa la sua esperienza su Hellblazer, Delano ha proseguito a collaborare saltuariamente con Berger e la Vertigo. Più volte l’ho cercato, più volte ho sentito la mancanza della sua voce. Come una fidanzata lontana, che è sparita senza lasciare ragioni. Insomma, qualcosa che va oltre la razionalità e gli effettivi meriti.



Nel 1997 Delano aveva scritto 2020 Visions. Lo avevo letto in lingua inglese, e non venne mai pubblicato in Italia. Fino a oggi.
Rileggere oggi le visioni del futuro dell’autore britannico provoca emozioni contrastanti: i pregi e i difetti dell’autore sono tutti lì, davanti ai nostri occhi, dalla sua potenza visionaria a un approccio alla narrazione a volte fin troppo sofisticato. Per me è davvero come ritrovare un amico (o la fidanzata perduta); le storie che racconta sono ancora vive, attuali più che mai.
Tra tutte, la prima storia, Brama di vivere, con i disegni dell’ottimo Frank Quietly, è a mio avviso ancora il punto più forte, emozionante, deflagrante. Se ti ci avvicini, ma avvicini per davvero, non puoi non provare quel misto di fastidio, irritazione e inadeguatezza che ti arriva quando ti trovi in un posto che non conosci, in cui non vorresti essere e che ti fa paura. La perdita dei riferimenti amici, consueti. Brama di vivere è un coito. E l’apice è la sua fine. E la fine è come la morte, che coincide con la rinascita.
Insieme all’editore, Green Comm Services, abbiamo deciso di pubblicare proprio l’inizio di Brama di vivere, tutto il primo capitolo. Per il lettore di ^S^Comics sarà come un coito interrotto, ma vale la pena cercare questo libro per leggerne la fine. Godere non è mai stato così pericoloso e meraviglioso e … crudele.

Il fumetto è vivo!


Per informazioni e acquistare il volume: Green Comm Services

Intervista a delano di smoky e Solinas


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