Perdersi nelle pagine e nella fascinazione di disegni
ormai noti. Il ricordo adolescenziale di un modo di
raccontare
dove il come sostituisce il vuoto del cosa.
Il lettore sbadiglia e la claustrofobia che dovrebbe
stringere le budella narrative della pancia del racconto
si trasforma in noia e ripetizione. Con una domanda:
a chi importa del gatto? Era un gatto?!
O una grande metafora della vita?
info: Ut
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