[...] adesso faccio un esempio usando un genio: Charles M. Schulz quando fa Peanuts. Prendi una qualsiasi di quelle strisce (possibilmente dopo il 1960, ché il gioco funziona meglio) e la monti come preferisci: su una o due righe (1×4 o 2×2). La guardi e godi un po’. Poi, tiri un bel respiro per darti coraggio e prendi una penna in mano. A quel punto provi ad aggiungere la bocca a Snoopy dove Schulz non l’ha disegnata (se proprio non ci riesci fatti aiutare da uno che sa copiare bene la bocca di Snoopy).
La striscia si rompe. E’ tutto là.
Ecco come, in poche righe, Paolo "Spari d'inchiostro" Interdonato ha riassunto l'essenza stessa del fumetto (e quel Guglielmo ovviamente sono io).
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