mercoledì 19 dicembre 2012

^Sigh^Life! 13


(c) dave sim


In treno, quasi sera. Ritardi. In Lombardia, Trenord è nel caos del nuovo sistema informativo per la gestione dei turni. Sono sereno. Ho un incontro di meditazione che mi aspetta, e un volume di Cerebus tra le mani. Si tratta di Chiesa e Stato vol. 1, che mi sto rileggendo perché mi serve. Mi serve perché lo rileggo.
Mi siedo accanto a una coppia di sconosciuti, loro amici, studenti, membri di Comunione e Liberazione, meno che ventenni. Lui, spettinato e in un bozzo. Lei bionda, bella, lucente, in lotta con una santità/miraggio e una sessualità selvaggia. Uno scambio tra loro? “Il nuovo convegno su Cristo, Dio e tutti gli angeli si terrà presso l’Università Bicocca”. “La Bicocca?! Però, CL stavolta è stata bravissima. In Bicocca è molto difficile”.
E poi studiano. E respirano potere istituzionale e ideologie. Condividono insegnamenti teologici che non riescono a comprendere. Le loro domande lo palesano, e ancor di più le risposte inadeguate. Lei è divisa. Lo siamo tutti? Lui è gentile, posato, sessualmente attratto da lei, di un’attrazione feroce che cerca di mascherare in modo goffo. Io leggo Cerebus.
Io sono a quel punto del libro in cui l’oritteropo, neo papa, chiede tutto l’oro dei suoi poveri seguaci in cambio della salvezza. Un passaggio mi colpisce: i politici della città sono sorpresi, non credevano che i loro poveri cittadini avessero tutto quell’oro nascosto. La Chiesa può dove lo Stato non può.
Il contrasto tra le vicende di Cerebus e l’appartenenza ideologica dei due ragazzi accanto a me ha una bellezza vitale luminosa, e riverbera della luce che fa di Dave Sim lo spregevole genio, figlio di puttana che è. Sorrido. Rido. Guardo i ragazzi. Meno che ventenni, già così protratti verso una sicurezza che la vita non può dare, ma solo mascherare con la finzione.



Sono all’incontro di meditazione, che conduco con regolarità da qualche mese. Il tema principale è il distacco dalle ideologie, dai condizionamenti di cui non siamo consapevoli. Apro Cerebus, alla pagina in cui in piedi sul camino della sua casa, mosso da un vento espressionista, esaspera il suo sermone più toccante e terrificante. Racconto ai presenti del treno, dei due ragazzi. Di quel passaggio, “CL è stata proprio brava”. Sorridiamo. Spaventati. Non normalizzati.
Sento un brivido.
So che un paio di persone presenti all’incontro di meditazione ha prenotato Cerebus in libreria. Non leggono abitualmente fumetti. Non gl’importa del Fumetto. Ma il resto si. Quello che si muove intorno alle nostre esperienze, quello che dà forma agli incontri, agli innamoramenti e alla paura. In libreria, entrate, percepito il cambio di temperatura tra dentro e fuori (immagine cara di una canzone di Panella/Battisti), quelle due persone, due amici, acquistano Cerebus, Chiesa e Stato di Dave Sim e La pace è ogni passo di Thich Nhat Hanh.
È tutto.

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