giovedì 28 febbraio 2013
^Sigh^Look! Grendel (anteprima)
Quando sono troppo impegnato, è bene dare segnali di vita.
Ecco quindi l'anticipazione che, a breve, pubblicherò una nuova uscita di ^Sigh^Look! con al centro Grendel, il personaggio di Matt Wagner che proprio oggi torna a vedere la luce nelle librerie italiane con Panini Comics (e la cura editoriale degli amici Antonio Solinas e Nicola Peruzzi).
In questi giorni, tra l'altro, LoSpazioBianco pubblicherà un approfondimento sul personaggio a cura di David Padovani.
Su ^S^Comics! potrai leggere in esclusiva un estratto significativo del volume Ecco il Diavolo. Tutto è pronto, manca solo il mio articolo di presentazione.
Tempo.
^Sigh^LSB! - Intervista a Berardi (anteprima)
disegno di giorgio trevisan
Presto, su LoSpazioBianco, uscirà una mia intervista a Giancarlo Berardi dove parleremo di Julia, del suo nuovo amore, di come nascono le storie della serie, di come l'autore lavora con i disegnatori e con la redazione Bonelli.
Sono molto felice per questa opportunità e per la disponibilità dell'autore.
Di seguito un brevissimo stralcio in anteprima.
L’idea per una storia è sempre casuale. Di solito cerco un’atmosfera. Certe giornate uggiose, per esempio, mi suscitano pensieri in “tonalità minore”. Oppure posso essere colpito da una persona, mentre faccio colazione al bar. Gli esseri umani portano le loro vicende scritte in viso. Basta avere occhi per saperle leggere.
Darò notizia.
domenica 24 febbraio 2013
Black Blizzard
Venti giorni di lavoro.
Una corsa verso la fine.
Istintivo, violento, sentimentale.
Seminale.
Quello di cui si parla
quando si diventa adulti.
Gekiga alla sua nascita.
Inevitabile.
info: black blizzard
sabato 23 febbraio 2013
Le Storie 5, Il lato oscuro della luna
Lo sguardo triste
di un uomo perduto
nel mondo.
Quale mondo?
Oscuro, alieno, seriale,
bonellide.
Un battito di vita
nella disperazione.
Un vuoto pieno.
E immagina la mia sorpresa
quando ho scoperto che questo
straordinario effetto visivo era solo
un errore di stampa!
(ingrandisci)
info: le storie 5, il lato oscuro della luna
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giovedì 21 febbraio 2013
Alcune verità che so su Bilbolbul
(c) jason
Verità vuole che oggi inizia Bilbolbul.
Verità vuole che Bilbolbul sia un festival nazionale sul fumetto in continuo mutamento.
Il mutamento è vita, dice il saggio. Il mutamento è muto, perché parla con le sue forze.
Verità vuole che a Bilbolbul ci sia una personale di uno dei miei artisti preferiti, quel Jason che fu protagonista di una delle peggiori interviste che mi sia capitato di leggere, e i cui lavori rispecchiano una solitudine esistenziale che mi appartiene.
Verità vuole che le mostre al festival di Bologna quest'anno sono 41, e che ti costringono a immergerti nella città emiliana, a perderti nelle sue strade piantina alla mano, e ritrovarti dopo, dopo la cacca dei piccioni, l'odore di urina dei portici, il movimento della gente, il freddo della neve (ci sarà neve anche lì?), l'aspettativa di un incontro.
Verità vuole che non avrai il tempo di coprire tutti quei luoghi, di fermarti nel tempo di quegli incontri, e che nella sparizione, del tempo e dei luoghi, avviene il gusto della scoperta. Forse la vertigine. Forse la separazione dal reale. Forse l'incontro con il quotidiano.
Verità vuole che a Bilbolbul si celebra il fumetto nella sua dimensione artistica, o l'arte nella sua dimensione fumetto, o entrambe nella loro dimensione viva. Ecco, in questa retorica dell'esistente, forse non dobbiamo dimenticare la funzione dell'esperienza. Bilbolbul è un festival formato città che dà spazio all'esperienza. Uscire da un libro per materializzarsi in altra forma, e offrire l'opportunità di un'esperienza.
Verità vuole che LoSpazioBianco.it si sta occupando di realizzare approfondimenti mirati sugli autori di Bilbolbul curandone in prima persona il blog (quest'anno, artefice primaria è Elena Orlandi, quella di Retina, che compie un anno e la puoi sostenere qui, quella a cui non ho mai mandato il pezzo su Mattotti che mi aveva chiesto).
Verità vuole che non andrò a Bilbolbul, quest'anno. Impegni familiari e di lavoro mi costringono a percorre strade che conosco e abitare luoghi abituali. Il mio immaginario non è felice, ma il tuo è in tempo per gioire e poi raccontarmi cosa mi sono perso, e soprattutto perché me lo sono perso.
Fatti vivo!
mercoledì 20 febbraio 2013
Powers, Per sempre
Evoluzione filogenetica e culturale
e supereroismo.
Uomo, potere, vendetta, dolore.
Definiti dai nostri incontri
e dai nostri scontri.
Efficientismo occidentale.
Mortalità e transpersonalità.
Una buona idea
rilancia lo schema.
info: powers, per sempre
^Sigh^Life! - 1001 Comics
(c) seth
In soggiorno ospito una piccola selezione di libri a
fumetti. Si tratta per lo più delle ristampe di vecchie strisce statunitensi,
in quei lussuosi volumi cartonati ricchi di apparati redazionali e critici che
stanno spopolando negli States: Popeye, Terry and The Pirates, Gasoline Alley, X-9,
Pogo, King Aroo, …
Sono un pezzo enorme di storia del fumetto che riemerge alla luce anno dopo anno, e sono un problema non indifferente per la mia esperienza di lettore: come affrontare la lettura di questi volumi? Con quale regolarità? Com'è possibile ripercorrere anni di strisce andando oltre il rituale quotidiano per il quale sono state originariamente concepite? Un lettore come me si ritrova spesso l’impressione di essere monumentalmente schiacciato da questo materiale straordinario. Succede che il gusto dell’accumulazione sovrasti le mie concrete possibilità di lettura. Non lo studio di questo materiale, non il piacere, di più, la gioia di questi straordinari lavori trovano nella mia quotidianità lo spazio che meriterebbero. Ho pensato anche di recuperare il ritmo della lettura originaria. Invece di aprire le pagine di quotidiani che non esistono più, aprire ogni giorno una pagina di ogni volume e leggere la striscia del giorno. Immagini la complessità di questo impegno, passando da un volume all’altro? Mi interessa l’esperienza del lettore, mi interessa questa forma di fenomenologia (di fenomenologia della lettura parlerò a breve, o di qualcosa di simile). Tu che ogni tanto torni generosamente su ^S^Comics! malgrado l’irregolarità dei miei aggiornamenti, come affronti questo materiale?
Sono un pezzo enorme di storia del fumetto che riemerge alla luce anno dopo anno, e sono un problema non indifferente per la mia esperienza di lettore: come affrontare la lettura di questi volumi? Con quale regolarità? Com'è possibile ripercorrere anni di strisce andando oltre il rituale quotidiano per il quale sono state originariamente concepite? Un lettore come me si ritrova spesso l’impressione di essere monumentalmente schiacciato da questo materiale straordinario. Succede che il gusto dell’accumulazione sovrasti le mie concrete possibilità di lettura. Non lo studio di questo materiale, non il piacere, di più, la gioia di questi straordinari lavori trovano nella mia quotidianità lo spazio che meriterebbero. Ho pensato anche di recuperare il ritmo della lettura originaria. Invece di aprire le pagine di quotidiani che non esistono più, aprire ogni giorno una pagina di ogni volume e leggere la striscia del giorno. Immagini la complessità di questo impegno, passando da un volume all’altro? Mi interessa l’esperienza del lettore, mi interessa questa forma di fenomenologia (di fenomenologia della lettura parlerò a breve, o di qualcosa di simile). Tu che ogni tanto torni generosamente su ^S^Comics! malgrado l’irregolarità dei miei aggiornamenti, come affronti questo materiale?
La riflessione si collega a un volume che ho recentemente
recuperato, complice un forte sconto su Amazon UK, ovvero 1001 Comics You MustRead Before You Die di Paul Gravett. La compilazione, il canone che lo studioso
inglese propone è effettivamente monumentale. La mia reazione rispetto a questi
progetti è normalmente la seguente: percorro ogni titolo annotando mentalmente i fumetti che conosco, quelli che possiedo e quelli che ho letto. Il resto
rimane nella mia lista dei desiderata futuri. Certo, le scelte di Gravett e del
suo gruppo di lavoro, che per ora ho solo velocemente esplorato, non è del
tutto convincente. In particolare per quanto riguarda l’ampia sezione dedicata
ai fumetti delle ultime due decadi, mi sembra manchi ancora una corretta
prospettiva storica. In ogni caso, la compilazione mi sembra voglia individuare
accanto alle cosiddette pietre miliari, anche e soprattutto opere piacevoli e
stimolanti da leggere, in modo da offrire soprattutto ai lettori non esperti o
non amatori del medium, diverse e variegate esperienze di lettura. Altrimenti,
per fare un paio di esempi soltanto, mi risulterebbe difficile comprendere la
presenza di un manga come MPD Psycho o di Mouse Guard: Fall 1152. Il secondo, in
particolare, l’ho trovato un vuoto esercizio di stile difficilmente memorabile.
Le schede, inoltre, hanno quell'approccio seducente per cui si nota il chiaro tentativo di mettere in luce gli aspetti positivi dei lavori proposti, anche laddove i difetti sono numerosi e, perché no, macroscopici (Batman: The Dark Knight Strikes Again?!).
L’esigenza compilativa propria dell’essere umano trova in ogni caso qui un buon luogo di soddisfazione. E per quanto i difetti ci siano e siano facilmente individuabili, mi sembra che l’onestà di Gravett e l’approccio in divenire di 1001 Comics sia apprezzabile. D’altra parte è segnale di grande intelligenza aver incluso fumetti di difficile reperibilità o persino lavori non in lingua inglese di cui al momento della pubblicazione esiste solo l’edizione nella lingua originale. Che il lavoro si rivolga anche agli editori inglesi e statunitensi?
Le schede, inoltre, hanno quell'approccio seducente per cui si nota il chiaro tentativo di mettere in luce gli aspetti positivi dei lavori proposti, anche laddove i difetti sono numerosi e, perché no, macroscopici (Batman: The Dark Knight Strikes Again?!).
L’esigenza compilativa propria dell’essere umano trova in ogni caso qui un buon luogo di soddisfazione. E per quanto i difetti ci siano e siano facilmente individuabili, mi sembra che l’onestà di Gravett e l’approccio in divenire di 1001 Comics sia apprezzabile. D’altra parte è segnale di grande intelligenza aver incluso fumetti di difficile reperibilità o persino lavori non in lingua inglese di cui al momento della pubblicazione esiste solo l’edizione nella lingua originale. Che il lavoro si rivolga anche agli editori inglesi e statunitensi?
Come ho già scritto, l’accumulazione è l’illusione di credersi immortali. Di
avere a disposizione tempo infinito per godere di beni materiali che superano
evidentemente le possibilità umane. Il fumetto, in queste sue due espressioni
(il canone di Gravett, la ristampa delle annate complete di strisce), non
sfugge alla regola.
E allora, mi chiedo, quando arriva il momento di fermare la ricerca e l’accumulo?
E allora, mi chiedo, quando arriva il momento di fermare la ricerca e l’accumulo?
mercoledì 13 febbraio 2013
^Sigh^Quote! 24
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lunedì 11 febbraio 2013
From Hell
La piena ebrezza della creatività
consapevole.
La verosimiglianza come arte
della vita.
La disperazione
la malattia
la morte
l'amore.
Il fuoco.
Senza retorica.
info: from hell
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vita
Powers, Venduti
Il potere assoluto
come si configura nella nostra
attualità
è solo un'illusione.
La mortalità è la chiave.
Ora immagina di essere immortale.
Da perdere la testa.
Ma Bendis è troppo gentile per ferire
o colpire mente e cuore.
Gentile e prolisso.
Di Oeming meglio non dire.
info: powers, venduti
lunedì 4 febbraio 2013
^Sigh^Look! - Zigo Stella
Incontro Maurizio Rosenzweig in un bar a Milano, in zona Sant'Agostino.
Non ci vediamo da qualche tempo. Mi dice, mi spiace che ti
sei perso l’uscita di Zigo Stella.
Mi giustifico goffamente, dicendo alcune goffe verità. La
vita si muove a cerchi concentrici.
C’è un debito che ci lega. Una cosa che avrebbe dovuto fare
per me e che non ha mai fatto. Lo rassicuro. Sento che lo convinco. Siamo più o meno pari.
E parliamo di quello che davvero ci interessa. La vita. A
volte, i fumetti.
Maurizio è forte e delicato. Astratto e concreto. Queste
contraddizioni sono quel che osservo della sua vita, nei nostri incontri, e
quello che emerge dai suoi lavori. Non so molto di più di questo, se non la
luce audace e timorosa dei suoi occhi.
Amo le contraddizioni. La vita è una moltitudine di noiose
solitudini senza di esse.
Zigo Stella è il lavoro monumentale che Maurizio ha
pubblicato più di due anni fa per Edizioni BD.
È una storia sofisticata e ricca, sia dal punto di vista
visivo che concettuale. Un’esplorazione delle possibilità espressive della
meta-narrazione, e un condensato di buona parte di quello che l’autore sa del
fumetto e delle sue passioni. Potremmo dire sesso, fumetto e rock'n'roll,
senza cadute di stile, con ironia, sensibilità (ci trovi dentro, tra le pagine,
una dolcissima riflessione sull’amore), pura inventiva. Creatività al servizio
di una mente sveglia e in continua ricerca.
Maurizio osserva, analizza, esplora, rielabora, inventa. Un
approccio chiaramente teorico si risolve in azione, nella pratica del disegno,
nella concretezza del tratto. Astrazione e mestiere. Un esempio, il più
eclatante: la narrazione di Zigo Stella avviene secondo tutti i possibili
movimenti principali che un libro consente: da sinistra a destra (lettura
occidentale), dall’alto al basso, da destra a sinistra (lettura orientale, come
in un manga), e dal basso all’alto (non è vero, è ancora dall'alto al basso, con il libro in verticale, ma in verso speculare rispetto a prima), per tornare all’origine. Un secondo
esempio: ogni segno, parola e logo presente nel libro è stato realizzato a mano da Maurizio. Che sceglie spesso di mantenere le tavole sporche, lasciando i segni a matita sotto la china, ricordandoci costantemente il lavoro che l’autore ha fatto per arrivare al
risultato finale. Come si può capire, sono tutte scelte meta-narrative: mentre
raccontano, ci ricordano che siamo di fronte a un lavoro espressivo, e ci
portano a riflette sulla sua forma, sui suoi obiettivi, sul suo linguaggio.
Questa cura, insieme a molte altre invenzioni che si inseriscono come flash, arricchisce una
storia semplice ma non lineare.
C’è perfino troppo, forse, in queste pagine. E c’è molta bellezza, energia ed estro. Caratteristiche che non sempre aiutano il
lettore a seguire la storia, che rischia a volte di perdersi nell'osservazione dei particolari, o di muoversi con la mente in mille direzioni, a ripescare riferimenti
da letture passate (ne cito solo due, Blatta dell’amico Alberto Ponticelli; i
rattodonti del Bone di Jeff Smith). Al punto che a volte ti soffermi a
chiederti qual è il motivo di quella scelta, per la funzione che
ricopre nella storia. E al di là degli specifici collegamenti che di volta in
volta emergono, quello che sempre sostiene il viaggio (perché di viaggio si
tratta) è l’energia vitale della creatività e la pura libertà espressiva.
Maurizio gioca con la sua matita e la sua china, con i suoi strumenti del
mestiere. Devi solo fidarti, stare al gioco e divertirti.
In questa ricca anteprima, Maurizio e io abbiamo concordato
sulla difficoltà di trovare una sequenza che fosse davvero rappresentativa di
Zigo Stella. Troppi i cambi di stile, le invenzioni, le derive narrative.
Troppo mimetizzato il protagonista, per emergere in una sezione specifica.
Abbiamo quindi scelto di presentare una lunga sequenza centrale, che offre
numerosi spunti, e una più breve sequenza finale, che porta alla conclusione
del racconto, e che mette in piena luce la vocazione pienamente
meta-fumettistica di Zigo Stella.
Generoso. Ecco, Maurizio è un autore
generoso, in tutto quello che fa.
Il fumetto è vivo!
^Sigh^Look! - Presentazione
(c) chris ware
Prende il via oggi una (non)rubrica su ^Sigh^Comics! Si chiama ^Sigh^Look! e non è altro che la naturale evoluzione di ^Sigh^Christmas!
Una brevissima storia per gli smemorati.
^Sigh^Christmas! è nata come iniziativa speciale, natalizia, per offrire ai lettori di questo piccolo blog delle anteprime importanti (secondo il mio parziale punto di vista) e in ogni caso stimolanti del fumetto contemporaneo. In ogni uscita di quest'anno, alcune sezioni in anteprima assoluta di un fumetto che amo per le ragioni più disparate e che cerco di raccontare nelle presentazioni.
Eravamo in dirittura d'arrivo, con l'anticipato progetto di Daniele Sepe, che sarebbe dovuto essere l'ultimo di quest'anno. Poi l'anteprima di Sepe è slittata, per ragioni organizzative, come si dice, e nel frattempo ho parlato a lungo con Maurizio Rosenzweig, e ho avuto modo di leggere il suo Zigo Stella. Ed ecco che la conclusione di ^Sigh^Christmas! non è più arrivata, e le cose sono un po' cambiate.
Siccome trovo abbastanza ridicolo continuare a pubblicare delle anteprime sotto il nome di ^Sigh^Christmas! in febbraio, e poiché potrebbe succedere nel corso di un lungo anno di avere qualche nuova anteprima da pubblicare, nasce una nuova (non)rubrica che si chiama ^Sigh^Look!, ovvero uno sguardo su qualcosa di inedito e stimolante. ^Sigh^Look! inizia subito con Zigo Stella, il lavoro di Maurizio Rosenzweig. E proseguirà a breve con il lavoro di Daniele Sepe.
Ma questa presentazione vuole essere anche un appello. Se qualche autore là fuori ha qualcosa di interessante da proporre, e lo vuole fare nello spirito di questo blog, mi contatti. E vediamo se e come farlo. Mettiamola così, questo non vuole essere un servizio per gli autori o gli editori per promuovere il loro lavoro. Se (solo) questa è la vostra idea, non può funzionare qui. Anche perché le visite di questo piccolo blog non sono certo così alte da essere efficaci in tal senso. Questo spazio vuole essere aperto per promuovere punti di vista nuovi e interessanti sul fumetto, per far conoscere lavori inediti con stralci significativi, che lascino qualcosa di solido al lettore.
Se per l'autore o l'editore che legge tutto questo ha un senso, siete i benvenuti!
Che poi magari vi contatto io, e vi propongo io qualcosa.
Vediamo se ha vita!
venerdì 1 febbraio 2013
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