giovedì 13 marzo 2014
^Sigh^Life! - Il Signore dei Fumetti
Un'amica si sta avvicinando al fumetto.
L'esordio, quando ne parlammo la prima volta, fu: il fumetto mi fa schifo.
Sorrisi, le risposi: sarebbe come dire che la letteratura o il cinema ti fanno schifo.
La mia amica è intelligente. Ha capito e riso.
Ho iniziato a passarle un po' di cose. Incredibile riconoscere quali pre-giudizi o vuoto di idee ci siano intorno alla parola "Fumetto". Interessante pensare a come sono avvenute le scelte dei primi titoli che le ho passato.
Intanto, quello che era nella mia libreria, e non riposto nelle decine e decine di scatoloni. Letture abbastanza recenti, quindi. Poi, una selezione determinata dalla presenza di freschezza e talento. Ecco, Manu Larcenet (Ritorno alla Terra), Daniel Clowes (Wilson), Giro Taniguchi (Furari), Manuele Fior (L'intervista), Romano Scarpa, Bill Watterson (Calvin & Hobbes), Roberto La Forgia (Il Signore dei Colori).
Come un esercizio comune di conoscenza, abbiamo provato a giocare all'analisi: il tratto, la costruzione della tavola, i dialoghi, i colori...
Alcuni momenti davvero divertenti: l'analisi tra l'interno (la casa) e l'esterno (la natura) nei libri di Larcenet e il riflesso psicologico; lo sviluppo dinamico dell'incidente in apertura de L'intervista (scelta delle inquadrature, dei momenti importanti, dei dialoghi, ...); l'osservazione meticolosa della costruzione della tavola ne Il Signore dei Colori (il ritmo, il simbolo, il tratto, ...).
Dialoghi naif sul fumetto che mi hanno ricordato perché amo così tanto questa forma di comunicazione, e che mi hanno portato a rivedere tanti elementi che la mia mente dà ormai per scontati.
Nel frattempo alla mia amica è venuta la scimmia.
Ogni volta sento di avvicinarmi un poco di più a rispondere alla domanda, ma il punto resta: qual è la vera magia del fumetto?
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