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giovedì 28 agosto 2014
martedì 26 agosto 2014
^Sigh^Life! - Lettura sequenziale e Tarocchi (conclusione)
Prima parte qui.
Terza parte qui.
E ora, la conclusione!
Lo spazio bianco
Nel fumetto, sappiamo quanto sia importante il processo di interpretazione e costruzione immaginativa del lettore quando il suo sguardo si muove tra una vignetta e l’altra.
Per chi legge e si occupa di fumetti, il processo è noto, per quanto piuttosto misterioso. Per chi per la prima volta si approccia al fumetto, tale processo appare oscuro e sorprendente. Per alcuni, si configura come un vero e proprio ostacolo, tanto da portarli ad abbandonare la lettura. Per molti, nasce un meccanismo mentale complesso ma generalmente immediato (ovvero non mediato da un pensiero consapevole) che porta alla scoperta di un nuovo universo immaginativo.
Il passaggio più interessante e complesso, riguarda il cosiddetto spazio bianco tra una vignetta e l’altra. La sequenza delle vignette, per sua natura frammentata e congelata in istanti dello spazio-tempo, prende vita attraverso la capacità ideativa della mente che letteralmente crea movimento, pensiero, sviluppo dove non ci sono. I simboli si condensano in un nuovo universo significativo, filtrato attraverso le esperienze e le emozioni del lettore. Il fumetto ha quindi in questo meccanismo il suo più interessante paradosso, che appassiona milioni di lettori: una generale ampia accessibilità, mediata da un processo di interpretazione e lettura complesso, che permette molteplici piani di accesso e richiede la partecipazione attiva del fruitore.
Nel fumetto, sappiamo quanto sia importante il processo di interpretazione e costruzione immaginativa del lettore quando il suo sguardo si muove tra una vignetta e l’altra.
Per chi legge e si occupa di fumetti, il processo è noto, per quanto piuttosto misterioso. Per chi per la prima volta si approccia al fumetto, tale processo appare oscuro e sorprendente. Per alcuni, si configura come un vero e proprio ostacolo, tanto da portarli ad abbandonare la lettura. Per molti, nasce un meccanismo mentale complesso ma generalmente immediato (ovvero non mediato da un pensiero consapevole) che porta alla scoperta di un nuovo universo immaginativo.
Il passaggio più interessante e complesso, riguarda il cosiddetto spazio bianco tra una vignetta e l’altra. La sequenza delle vignette, per sua natura frammentata e congelata in istanti dello spazio-tempo, prende vita attraverso la capacità ideativa della mente che letteralmente crea movimento, pensiero, sviluppo dove non ci sono. I simboli si condensano in un nuovo universo significativo, filtrato attraverso le esperienze e le emozioni del lettore. Il fumetto ha quindi in questo meccanismo il suo più interessante paradosso, che appassiona milioni di lettori: una generale ampia accessibilità, mediata da un processo di interpretazione e lettura complesso, che permette molteplici piani di accesso e richiede la partecipazione attiva del fruitore.
La lettura dei Tarocchi si muove in una direzione simile, spesso
sovrapposta.
Leggere i tarocchi per
comprendere i fumetti
Un esempio di lettura. Si presentano in sequenza tre Arcani Maggiori: X La Ruota di
Fortuna, III L’Imperatrice, XXI Il Mondo.
Ogni lettura è generalmente guidata da una domanda che pone il consultante, che può riguardare aspetti critici nel suo presente, o un tema irrisolto e ricorrente rispetto al proprio percorso esistenziale e psicologico.
Nell’esempio, volutamente semplice, immaginiamo che il consultante debba cambiare lavoro, e voglia capire quali sfide esso possa portare, quali risorse debba mettere in campo e se, in generale, potrebbe trattarsi di un cambiamento positivo o difficile.
La lettura delle carte, da sinistra a destra, potrebbe essere la seguente:
il cambio di lavoro rappresenta la chiusura di un ciclo, di una fase importante della tua vita (La Ruota di Fortuna). Richiederà molta energia, creatività e freschezza mentale e fisica (L’Imperatrice) per riuscire a raggiungere un grande livello di soddisfazione, una piena realizzazione (Il Mondo). Ci sono alcune insidie. Non riuscire ad abbandonare l'attaccamento al vecchio lavoro, e non convogliare adeguatamente l'entusiasmo e l'energia. Ma il cambiamento dovrebbe essere positivo.
Questo tipo di interpretazione, si muove sulla base dei simboli, in un processo sequenziale, rispetto a una domanda. I simboli si arricchiscono poi di proiezioni e senso, grazie al dialogo con il consultante, con quello che lui costruisce a partire dai simboli stessi. È questo il processo ricorsivo di cui accennavo in precedenza, dove i simboli offrono intuizioni al consultante e a sua volta quest’ultimo dà forma ai simboli.
Ne nasce una storia, che si intreccia con la vita.
Posto che l’obiettivo della lettura dei Tarocchi o di un fumetto è completamente diverso, il meccanismo di interpretazione ha tuttavia diversi parallelismi. Sempre di interpretazione sequenziale di simboli si tratta, attraverso un processo ricorsivo.
Il lettore osserva i disegni e legge le parole delle vignette, che hanno un loro contenuto per così dire oggettivo. Ad essi, il lettore dà senso e costruisce la sua storia mentale durante l’interpretazione dei simboli, sviluppano la sua narrazione che è, per natura propria del fumetto, unica e diversa da quella di ogni altro lettore, con gradi di variabilità che cambiano a seconda del tipo di fumetto. Stili più iconici, sintetici e artistici possono offrire maggiori spazi all’immaginazione del lettore. Come ci mostra felicemente l'inquietante Jim Woodring.
Stili più
realistici, didascalici o dettagliati possono ridurre questi spazi. Ma mi rendo
conto, qui, che sto rischiando di banalizzare troppo.
Quel che resta interessante, a mio avviso, è che lo studio dei Tarocchi ci può
offrire interessanti intuizioni su come funziona anche la lettura dei fumetti,
da un lato. E dall’altro, che la capacità di interpretazione dei Tarocchi
sviluppata negli anni da Alejandro Jodorowsky si collega strettamente con la
sua esperienza in ambito fumettistico, per quanto lui non espliciti mai questo
legame.
Aggiungo che è probabile che anche la mia curiosità per i Tarocchi nasca dalla mia lunga frequentazione dei fumetti.
Aggiungo che è probabile che anche la mia curiosità per i Tarocchi nasca dalla mia lunga frequentazione dei fumetti.
In conclusione, una piccola informazione che corona queste mie
riflessioni.
Un monaco italiano della tradizione di Thich Nhat Hanh, residente a Plume Village in Francia, utilizza a scopo oracolare una selezione di strisce di Calvin & Hobbes di Bill Watterson.
Una volta ho provato anche io. Ho fatto una domanda, e ho pescato a casa una striscia dall’opera omnia di Calvin & Hobbes.
Un monaco italiano della tradizione di Thich Nhat Hanh, residente a Plume Village in Francia, utilizza a scopo oracolare una selezione di strisce di Calvin & Hobbes di Bill Watterson.
Una volta ho provato anche io. Ho fatto una domanda, e ho pescato a casa una striscia dall’opera omnia di Calvin & Hobbes.
La mia domanda aveva a che fare con la mia autostima, e il mio bisogno di essere amato per quello che sono (o che faccio?!). La risposta della striscia è più o meno questa (per come la interpreto io): non puoi comportarti bene in attesa di avere una qualche ricompensa. Perderesti autenticità. Il tuo comportamento dovrebbe essere saggio in sé stesso. Pulito.
Ma ognuno, per il processo che ho spiegato sopra, potrebbe
interpretarlo a proprio modo, a seconda della propria domanda. O non leggerci
dentro niente, ma questa è un’altra storia ancora.
Qui il mio esperimento oracolare con Calvin & Hobbes in modo un po’ più esaustivo (con traduzione).
giovedì 14 agosto 2014
^Sigh^Life! - Lettura sequenziale e tarocchi (3)
Prima parte qui
Seconda parte qui
I Tarocchi nella vita
Negli anni, Jodorowsky è diventato i Tarocchi. Li ha assorbiti nel
quotidiano della propria vita, interpretandoli come fossero personaggi di teatro, o come
protagonisti di una storia cui lui ha dato forma.
Nel libro La via dei tarocchi racconta quello che ha fatto. Oltre
a ridisegnarli tutti, ha di volta in volta osservato, tenuto nella tasca o
sotto il cuscino, interpretato negli atteggiamenti ognuno degli Arcani
Maggiori, cercando di diventare egli stesso simbolo. È un processo che ha a che
fare con la ricerca esistenziale e psicomagica dell’autore, ma che per certi
versi non si discosta troppo dal lavoro di identificazione che ogni autore (di
fumetti, di letteratura, ecc.) fa quando è immerso nella realizzazione di una
nuova opera: si lascia vivere dai suoi personaggi, per comprenderne il senso
più completo all’interno della dinamica narrativa che lo riguarda.
Contemporaneamente ha iniziato a interrogarli, ovvero a
leggerli, sia singolarmente, che in schemi e sequenze. Prima da solo, poi con
altre persone.
Lettura sequenziale
La lettura dei tarocchi può avvenire in diverse forme. Jodorowsky,
nel suo percorso, ha usato più o meno tutte le strade e modalità. La lettura
immediata e intuitiva di un’unica carta, per esempio un arcano maggiore…
La costruzione di un ambizioso mandala che raccoglie tutti i 78
tarocchi secondo principi numerologici (a base dieci)…
Le diverse possibili sequenze durante le consultazioni, quando le
carte vengono pescate e ordinate secondo schemi prestabiliti, il più semplice
dei quali è la disposizione e lettura da sinistra a destra.
Nel processo di ogni forma di lettura sequenziale (e uso il
termine lettura consapevole del suo significato estremamente limitato) la
bidimensione viene superata, per entrare in una terza dimensione che è sia
visiva che concettuale: visiva perché in qualche modo, anche nella semplicità
dei disegni dei tarocchi, le forme simulano la profondità dello spazio;
concettuale perché il senso di quanto si sta leggendo e guardando nasce sulla
base delle proiezioni, dell’immaginazione del lettore. Il consultante, cioè,
osserva le figure e ne interpreta emozioni, intenzioni, simboli. Costruisce una
prima storia, che è sia oggettiva che soggettiva, attorno ad ogni singolo
personaggio.
In una sequenza, a un secondo livello, poi, il consultante immagina lo sviluppo temporale di una nuova storia, dove le immagini e i simboli dei singoli tarocchi interagiscono tra loro, mutando il senso complessivo di ogni carta. La lettura sequenziale è quindi condizionata in modo circolare da ciò che si vede e da ciò che si proietta.
In una sequenza, a un secondo livello, poi, il consultante immagina lo sviluppo temporale di una nuova storia, dove le immagini e i simboli dei singoli tarocchi interagiscono tra loro, mutando il senso complessivo di ogni carta. La lettura sequenziale è quindi condizionata in modo circolare da ciò che si vede e da ciò che si proietta.
(continua)
mercoledì 13 agosto 2014
^Sigh^Life! - Letture sequenziali e Jodorowsky (2)
Oracoli?!
E qui, credo sia importante aprire una parentesi, prima di perdere
la (minima) credibilità e fiducia dei lettori di questo blog.
Gli strumenti oracolari quali i tarocchi e l'I Ching,
per come li studio e utilizzo io, sono dei potentissimi messi proiettivi, e
favoriscono nelle persone percorsi di conoscenza di sé inediti, rapidi e
intuitivi. Rompono molti cortocircuiti razionali, spostano l'attenzione della
nostra mente-scimmia su visioni imprevedibili, favorendo lo sviluppo di
consapevolezze e conoscenze inedite.
Il processo proiettivo funziona in due direzioni: la persona che interroga l'oracolo proietta sui simboli le sue idee, le sue convinzioni, le sue emozioni; il simbolo proietta sulla persona i sui significati tradizionali, le sue interconnessioni visive e logiche.
Da quel che ne so, nessuno dei più esperti e seri studiosi di strumenti oracolari li utilizza per predire il futuro, quanto per percorsi di auto-conoscenza e di consapevolezza. Così li utilizzo io. Così ha fatto per quasi mezzo secolo Jodorowsy con i Tarocchi di Marsiglia.
Il processo proiettivo funziona in due direzioni: la persona che interroga l'oracolo proietta sui simboli le sue idee, le sue convinzioni, le sue emozioni; il simbolo proietta sulla persona i sui significati tradizionali, le sue interconnessioni visive e logiche.
Da quel che ne so, nessuno dei più esperti e seri studiosi di strumenti oracolari li utilizza per predire il futuro, quanto per percorsi di auto-conoscenza e di consapevolezza. Così li utilizzo io. Così ha fatto per quasi mezzo secolo Jodorowsy con i Tarocchi di Marsiglia.
Piuttosto, alla base dell'utilizzo degli oracoli a scopo esistenziale, trovo molto interessante il concetto di sincronicità
introdotto da Carl Gustav Jung. In due parole, tale concetto cerca di dare un senso al
rapporto acausale tra due o più fenomeni complessi. Nel caso degli oracoli, un
simbolo tradizionale entrerebbe in relazione con la vita di una persona, offrendo
alla persona gli spunti, le sfide, le intuizioni di cui avrebbe bisogno lo
sviluppo psicologico di quella persona in quel preciso momento. A monte di
questo concetto, c'è il significativo studio di Jung sugli archetipi e il
cosiddetto inconscio collettivo. Ma è giusto fermarsi qui.
I Tarocchi di Marsiglia
Chiunque abbia la curiosità di conoscere i Tarocchi di Marsiglia, deve leggere il libro La via dei tarocchi. Ma è un libro che consiglio anche a chi abbia voglia di conoscere più a fondo la filosofia, la mentalità e la vita di Jodorowsky. Per inciso, non mi ritengo un fan di Jodo, ma non è possibile dire di conoscere il fumetto se non si sono lette alcune delle sue opere: Incal, Meta-baroni, Tecnopadri, ...
I Tarocchi di Marsiglia
Chiunque abbia la curiosità di conoscere i Tarocchi di Marsiglia, deve leggere il libro La via dei tarocchi. Ma è un libro che consiglio anche a chi abbia voglia di conoscere più a fondo la filosofia, la mentalità e la vita di Jodorowsky. Per inciso, non mi ritengo un fan di Jodo, ma non è possibile dire di conoscere il fumetto se non si sono lette alcune delle sue opere: Incal, Meta-baroni, Tecnopadri, ...
Perché parlarne qui? Perché Jodorwsky approccia la lettura
sequenziale dei tarocchi in un modo che assomiglia molto al processo richiesto
ai lettori di fumetti. Anzi, ritengo che tale approccio dell’autore e
ricercatore sudamericano nasca anche dalla sua esperienza nell’ambito del
fumetto.
Intanto, Jodo nel corso della sua esplorazione ha osservato, ridisegnato, restaurato ognuno dei 78 tarocchi marsigliesi. Li ha quindi assorbiti non solo su un piano, che potremmo dire psicologico, ma anche visivo/grafico. Fino a diventarne in qualche modo autore. Il suo lavoro di restauro, infatti, con la collaborazione di Camoin (editore di lunga tradizione dei tarocchi marsigliesi), si inserisce nella tradizione, cercando di recuperare forme e colori originali via via dispersi nel corso delle diverse ristampe e nuove interpretazioni, ma ha dato vita a tarocchi del tutto nuovi, propriamente suoi.
L’autore Jodorowsky ha realizzato questo processo non solo dal punto di vista grafico/visivo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la loro lettura e interpretazione.
Intanto, Jodo nel corso della sua esplorazione ha osservato, ridisegnato, restaurato ognuno dei 78 tarocchi marsigliesi. Li ha quindi assorbiti non solo su un piano, che potremmo dire psicologico, ma anche visivo/grafico. Fino a diventarne in qualche modo autore. Il suo lavoro di restauro, infatti, con la collaborazione di Camoin (editore di lunga tradizione dei tarocchi marsigliesi), si inserisce nella tradizione, cercando di recuperare forme e colori originali via via dispersi nel corso delle diverse ristampe e nuove interpretazioni, ma ha dato vita a tarocchi del tutto nuovi, propriamente suoi.
L’autore Jodorowsky ha realizzato questo processo non solo dal punto di vista grafico/visivo, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la loro lettura e interpretazione.
(continua)
Esempi del lavoro di restauro dei Tarocchi di Marsiglia realizzato da Jodorowsky:
Fonti del restauro e risultato finale (a destra) |
Fonte del restauro |
Tarocco restaurato |
Fonte del restauro |
Tarocco restuarato |