understatement:
Poche storie hanno segnato l'immaginario collettivo del fumetto italiano dell'ultimo decennio come Mater Morbi, l'episodio di Dylan Dog scritto da Roberto Recchioni e disegnato da Massimo Carnevale.
Bao Publishing, nel presentare il lavoro di Recchioni e Carnevale
Vuol dire che, secondo te, ha segnato l'immaginario collettivo del fumetto mondiale?
RispondiEliminaesatto!!!
RispondiElimina:)
g.
:-D :-D :-D
RispondiEliminaSiete seri o vi state prendendo gioco di me? :P
RispondiEliminaperché tu eri serio?!
RispondiEliminag.
Hahahaha!! Certo che no! Ma non colgo facilmente l'ironia scritta via web. :P
RispondiEliminaMa c'è stato un immaginario collettivo del fumetto italiano dell'ultimo decennio e me lo sono perso?
RispondiElimina@ MMS: ops, non ho messo le faccine!
RispondiElimina@ skull: mmm... certo, l'immaginario collettivo del fumetto italiano è... aspetta... cazzo, me lo sono perso anche io!
detto questo, e ironia a parte, non sempre i comunicati pubblicitari sono efficaci. rischiano di diventare sciocchi.
g.
Loro devono vendere un prodotto. Sta alla gente essere "attenta".
RispondiEliminaProprio oggi pensavo al fatto che quella pubblicità sia il sintomo della povertà del nostro panorama fumettistico.
RispondiEliminano. io non la metterei così dura.
RispondiEliminaa me più che altro ha fatto sorridere. perché usa un concetto (l'immaginario collettivo del fumetto italiano) che come ha giustamente sottolineato skull non esiste.
:)
g.
E non credi che quello che dite voi sia più tragico (o duro) del mio pensiero?
RispondiEliminavero. ma non imputabile all'editore.
RispondiEliminala cultura è un animale morente in italia.
per questo è meglio occuparsi di fumetti!
:)
g.
Non volevo incolpare l'editore, ma dire semplicemente che, per dire certe cose su questo fumetto, significa che stiamo in una triste situazione poiché sappiamo benissimo che si venderà non il fumetto in sé bensì il suo autore. Inoltre, so bene che l'editore deve vendere il suo prodotto e invogliare la gente a comprarlo, ma il fatto che si pubblichi questo e non altro è già sintomo di numerose cose che non vanno.
RispondiEliminaSpero di essere stato chiaro almeno un pochino. Eheh!