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martedì 23 maggio 2017

^Sigh^Look! Corto - Sulle rotte del disincanto prattiano



Sto leggendo il saggio di Boris Battaglia su Corto Maltese, a 50 anni dal suo esordio editoriale.
Oltre a offrire spunti trasversali all'opera di Hugo Pratt, Boris porta avanti un suo discorso sul fumetto che non mi è mai sembrato così chiaro come in questo caso. Per esempio quando afferma, a conclusione del primo ragionamento, che

Possiamo azzardarci a dire, contraddicendo Korzybski, che il fumetto è l’unico sistema narrativo in cui la mappa è il territorio. 
Oppure quando prosegue dicendo che
anche quando una storia a fumetti è raccontata concatenando i suoi eventi in progressione lineare, non c’è nessun vincolo ineluttabile tra quegli eventi. Come abbiamo visto, i segni e i fatti che la raccontano sono irreversibili, ma non c’è nulla di inevitabile nelle storie, né di temporalmente determinato. 


Il resto è da leggersi nel piccolo ma denso libro Corto, Sulle rotte del disincanto prattiano, pubblicato da Armillaria. Ma se non siete ancora convinti, potete leggere un estratto in anteprima del primo capitolo qui sotto.




domenica 21 maggio 2017

Il canto di Gaia - Nathan Never 312

^Sigh^Score! 5/6

Alberto Ostini e Mario Alberti tornano su Nathan Never
e ne esce una delle migliori storie lette sul mensile da mesi.
Un impianto solido della storia si sviluppa con energia,
ironia e originalità.
Alberti si permette un tratto nervoso e spettacolare,
che non si ripiega mai in inutile virtuosismo. I colori di Romina Denti esaltano le tavole senza coprirle.
Ostini sa divertire e si diverte, senza giocare al ribasso.
Il tema, per altro, attinente alla Suonoterapia, è anche
di mio interesse personale. Appare più un pretesto fantascientifico, certo, ma si apre ad alcuni spunti per lo più emozionali efficaci ed equilibrati.
Nathan che gioca a fare il Tenente Colombo, infine, è puro divertissement narrativo.



info: Nathan Never 312







mercoledì 17 maggio 2017

La Bestia - Romanzi a fumetti 33

^Sigh^Score! 5/6

Un viaggio attraverso l'America della violenza, condotto
con realismo asciutto e inventivo da Bruno Enna e
Luigi Siniscalchi.
Quello che più apprezzo è la cura dei personaggi,
il ritmo, l'attenzione ai particolari di sceneggiatura,
dove testi e disegni interagiscono perfettamente.
Ritengo Enna uno dei migliori scrittori di fumetto
realistico in Italia, nonostante le sue prove non siano
numerose.
E vedo nel tratto sporco, nervoso e poco accomodante
di Siniscalchi la quintessenza di un certo modo di fare fumetto: regia, recitazione dei personaggi, sintesi del segno.
Per una solida storia da leggere senza pregiudizi.

info: La Bestia






giovedì 11 maggio 2017

Lo scuotibare - Dylan Dog Color Fest 21

^Sigh^Score! 5/6

L'esplorazione artistica della mitologia di Dylan Dog è il cuore della proposta editoriale del Color Fest. Dalla gestione Recchioni ancora di più.
Lo Scuotibare è il compimento più riuscito di questo progetto sinora. Perché era da tempo che non si leggeva una storia classica e semplice, ma solida e centrata, sostenuta da una parte artistica perfettamente integrata sia con la storia del personaggio che con quell'idea di "artistico" che nel Color Fest vuol dire eclettico e obliquo.
Non un facile tradimento, e neppure un decorativismo fine a se stesso. Masi, Pontrelli e Algozzino riescono ad aggiungere qualcosa di nuovo pienamente inserito nella mitologia del personaggio, per un'ottima storia di intrattenimento.
A Dylan Dog oggi non si può chiedere di più.

info: Dylan Dog Color Fest 21






^Sigh^Life! - Topolino di Floyd Gottfredson



Se c'è un tempo in cui ripenso con nostalgia alla fuga nell'intrattenimento, è quello dei miei 10, 11 anni, quando mi perdevo nella mia pila di vecchi numeri di Topolino. Non ne ero consapevole, ma già allora la realtà mi terrorizzava abbastanza da voler trovare consolazione e rifugio nella tenerezza e nell'ironia di personaggio meravigliosi.
Gli autori italiani hanno fatto tantissimo per l'evoluzione oltre il tempo dei personaggi Disney, ma c'è un capostipite che è forse poco conosciuto in Italia dai non appassionati. Un signore americano che dagli anni '30 ci ha raccontato una sequenza imperdibile di storie dei Topi, in forma di strisce, quotidiano dopo quotidiano. Il suo nome è Floyd Gottfredson.
Qualche anno fa Corriere della Sera / Gazzetta dello Sport pubblicarono una buona ristampa delle sue strisce. Non so se è un'edizione recuperabile. Ma, per favore, qualunque sia la forma, cercate le storie di Gottfredson e capirete molte cose, dell'origine di quei personaggi antropomorfi e della loro mitologia.
E della gioia, della meraviglia e della creatività ironica e spensierata di quando da bambini eravate terrorizzati dalla realtà senza saperlo.







Rovine

^Sigh^Score! 5/6

Un'enorme gioia, ritrovare dopo anni il tratto colto e popolare
di Peter Kuper.
Rovine è una storia talmente solida e viva da raggelare.
Da un punto di vista appare persino troppo prevedibile.
Eppure, attraverso il perfetto controllo di ogni aspetto artistico
Kuper arriva davvero, pagina dopo pagina, al cuore del lettore.
I temi della nostra attualità ci sono tutti, incrociando
il sentire intimo di chi è in continuo bilico tra isolamento narcisistico e sensibilità ecosofica.
Necessario, come la verità sputata in faccia da un amico sincero.

info: Rovine