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domenica 2 aprile 2017

^Sigh^Life! - The Boys di Garth Ennis e Darick Robertson



Darick Robertson è stato il disegnatore e coautore di due delle serie di fumetti statunitensi che ho amato di più: Transmetropolitan scritta da Warren Ellis e The Boys scritta da Garth Ennis.
Il suo stile non è di quelli che lasciano a bocca aperta, non è spettacolare nel modo in cui è spesso inteso nei comics, ma è solido, espressivo, diretto, elegante e scomposto allo stesso tempo. Culturalmente ricco, in molti sensi derivativo ma, alla fine, perfettamente riconoscibile e personale. Senza il suo talento, credo che né Transmetropolitan né The Boys sarebbero state le stesse.

The Boys è un viaggio all'interno dell'immaginario dei supereroi visto attraverso uno specchio capovolto. Lo sceneggiatore britannico Ennis non inventa nulla di nuovo, sul piano del concept della serie, ma le sue sceneggiature e la conduzione complessiva della trama sono straordinarie, ovvero fuori dal comune. L'idea di fondo è che i supereroi sono dei falsi eroi, costruiti a tavolino dalle multinazionali e i fumetti che ne parlano sono la migliore propaganda per creare intorno a loro leggende che non esistono. In definitiva, ai supereroi non interessa altro che il successo, i soldi, le donne, lo sballo e il potere. Ma non sono altro che perdenti corrotti e senza spina dorsale. O no?
I Ragazzi del titolo, invece, sono un gruppo di persone che lavora per la Cia (accidentalmente o necessariamente, direi) e che hanno il compito di contenere le azioni dei supereroi ed evitare che la loro potenza stravolga gli equilibri di potere. Ma anche qui, le cose non stanno esattamente così.

Ci sono alcune cose di Ennis (autore tra l'altro del bellissimo The Preacher, non scordiamolo) che adoro terribilmente. Quando esagera con il sesso, lo fa in modo talmente divertito da non risultare mai fastidioso. Quando apre delle pieghe sentimentali per raccontarci i personaggi a cui tiene davvero, lo fa in modo credibile, sottile e intelligente. Ci si emoziona davvero con i suoi racconti di guerra, di amore e di morte.


Ma quel che più convince, di The Boys, è che Ennis e Robertson hanno ri-narrato la storia politica dell'ultimo secolo, incluso l'attacco alle Torri Gemelle di New York, esaltando in modo verosimile l'approccio della contro-cultura, che trova tra i suoi alfieri per esempio l'imprescindibile Noam Chomsky. Quella contro-cultura che oggi troppo spesso viene ridotta e semplificata in "complottismo", in modo da farne scherno e ridicolizzarla per toglierne validità. Ebbene, leggere la ricostruzione storica di Ennis alla luce della creazione dei supereroi ci permette di vedere in controluce la vera, segreta storia della più grande potenza mondiale, i suoi inganni e le sue tendenze. Anche qui, possiamo dire, nulla di davvero nuovo. Ma è la modalità con la quale questi racconti vengono trattati che convince totalmente. Perché in un centinaio di pagine, nel quarto volume della serie, Ennis e Robertson ripercorrono non solo l'ultimo secolo di storia, ma anche l'ultimo secolo di fumetto supereroistico americano.



Due chicche narrative, per concludere.
Uno: hai presente quelle maledizioni estive che sono i mega crossover tra tutti i personaggi di una casa editrice? Ebbene, se nei fumetti (che in The Boys, ti ricordo, sono il mezzo di propaganda principale per costruire le leggende intorno ai supereroi) tutti i supertizi spariscono dalla Terra per occuparsi di qualche terribile globale minaccia, nella realtà tutti loro si ritrovano in un resort isolato a fare sesso e drogarsi senza alcun limite. Nome di questo evento annuale? Herogasm!
Due: c'è un momento clou durante la tragedia dell'11 Settembre 2001, in cui il supergruppo più importante, The Seven, cerca di far atterrare uno degli aerei dirottati. Il corrispettivo di Superman vola accanto all'aereo, sta per entrare, un bimbo lo guarda sorridendo dal finestrino dell'aereo, sa che non è più in pericolo, è salvo, il suo eroe è arrivato. "Superman" apre lo sportello e il bambino vola via nel cielo risucchiato dalla forza dell'aria. "Superman" è talmente impreparato e sotto shock da non riuscire a muovere un muscolo. Ciao ciao bambino...




E questo è tutto, più o meno. The Boys è una lettura inevitabile e appiccicosa. Non puoi farne a meno.

info: in italiano, The Boys è pubblicato da Panini Comics
        in lingua originale, è stato raccolto in volumi per Dynamite Press

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