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martedì 13 gennaio 2015

^Sigh^Life! - Asterix e Gabo



Partire facile a volte è la scelta più ovvia.
I fatti permettono di verificare se si tratta anche della scelta giusta.

Domenica mattina capita che mio figlio Gabo, nove anni il prossimo cinque febbraio, si svegli di pessimo umore, e metta in atto le strategie tipiche della rivolta adolescenziale: svogliatezza, scontrosità, provocazioni varie, ecc.
All'apice della mia (e sua) irritazione, piuttosto che reagire, esco sul terrazzo, respiro l'aria gelida e l'umidità nebbiosa della mattinata, e decido per una passeggiata.
Perentorio, impongo la scelta a Cecio, 4 anni, e un recalcitrante Gabo.
Camminiamo e dopo cento passi cambia già tutto il clima. Il ragazzo non lo dà a vedere ma è già meno irretito dalla sua agitazione.
Poi, al momento giusto, quando il campo è sgombro dal rischio che la proposta appaia come un modo facile di comprare la felicità dei miei figli, dico "andiamo in edicola". Cecio esulta. Gabo sorride sotto la sciarpa, in modo ovvio ma celato.
Compriamo alcune cose inutili, più il primo numero della ristampa di Asterix, Asterix e Cleopatra, a opera di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.
Gabo osserva, in mano uno stupido dinosauro di plastica.
A casa, dinosauro in un angolo del divano, il ragazzo si butta su Asterix e se lo legge tutto d'un fiato.
Il suo umore migliora ancora, e la nostra relazione si arricchisce di nuove domande e scambi: ma Cleopatra aveva davvero il naso così? Papà, guarda come il cane piccolo fa scappare quello grande?! Obelix mangia sempre! Sai Gabo che il naso della sfinge è davvero rotto in quel modo? ecc. ecc.

Partire facile non sempre paga.
Ma iniziare la ristampa di Asterix con Asterix e Cleopatra è una scommessa win/win.
E Gabo non vede l'ora di leggere la seconda uscita, altrettanto memorabile, Asterix e il Giro di Gallia.

Sono pazzi questi egiziani!


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