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mercoledì 31 luglio 2013

^Sigh^LSB! - Lone Wolf and Cub



Tempo fa mi persi nella lettura di Lone Wolf and Cub.
Tempo fa ne scrissi un lungo articolo per LoSpazioBianco.it.
L'ho riletto recentemente per ragioni noiose da spiegare.
Lo rilancio qui, in questo periodo estivo, intanto perché è uno dei più bei fumetti di tutti i tempi, poi perché credo che l'articolo abbia ancora oggi qualche spunto interessante.
Uno stralcio:

Quella che potrebbe essere una banale quanto inconsistente successione di scontri e di battaglie, fondate sull’unico fine di mettere in mostra tecniche di lotta tradizionali ogni volta diverse, avversari sempre più potenti e grotteschi – come avviene nella maggior parte dei manga sui samurai e sulle arti marziali – nel lavoro di Koike e Kojima si trasforma in una sfida narrativa sempre nuova. In un processo di perfezionamento continuo, di invenzione e variazione sul tema, gli autori giungono alla conclusione di ogni episodio partendo da punti di vista, pieghe del racconto, sollecitazioni culturali e rituali sempre nuove. Il lettore è spinto a proseguire la lettura anche per scoprire, passo dopo passo, quale nuova angolazione verrà messa in luce, da quale obliquo percorso si arriverà allo scontro risolutivo. L’accerchiamento al quale il Lupo Solitario e il suo cucciolo sono sottoposti darà origine a sfide e pericoli sempre più imprevedibili, che condurranno all’inevitabile fine per condensazione e accumulo, in un processo circolare a spirale, piuttosto che in uno sviluppo lineare da punto a punto. Appare questa una forma espressiva tutta orientale, lontana dalla visione meccanicistica propria della cultura occidentale: la vita di ogni individuo si sviluppa per casualita’, continui ritorni, derive. Il senso del cammino sta nell’attesa, come per Ogami Itto il senso della vita è celato nella via del Meifumado, dove emozioni, desideri, timori, aspettative perdono energia, forza, in un percorso di meditazione che, qui, appare iscritta nell’essenza stessa della vita di un samurai e, al contempo, mostra tutte le contraddizioni di una filosofia di liberazione che si piega, per Itto, al servizio della morte e della distruzione.

Tutto l'articolo qui.

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