... E parlavo anche di come doveva essere, secondo me, un produttore discografico: non certo un caporedattore di qualche fabbrica o un funzionario che controlla l'accordatura del pianoforte prima di una seduta di registrazione o che verifica che le spese del budget del disco rientrino il più possibile nel budget... O qualcuno il cui unico compito è quello di accertarsi che il disco suoni privo di immaginazione esattamente come si aspettano quegli agenti doganali (ah, no, scusa, funzionari) delle case discografiche, ovvero senza la minima logica critica e musicale.
Kip Hanrahan, a proposito della sua collaborazione con Astor Piazzolla,
su Musica Jazz del settembre 2012
Un giorno lessi questo: "Spero sia chiaro, una volta per tutte, che il lavoro dell’editore non consiste tanto nel pubblicare, ma nell’impedire che venga pubblicato". Forse ha qualche attinenza.
RispondiEliminaun'aggiunta molto ficcante.
RispondiEliminagrazie!
^s^