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sabato 31 ottobre 2015

^Sigh^Life! - Alcune cose belle da Lucca Comics and Games 2015



Lucca Comics and Games conclude oggi il suo terzo giorno, ma la mia visita è terminata ieri.
Come ormai da alcuni anni, scappo negli ultimi due giorni di fiera, per evitare la bolgia infernale del sabato e della domenica.

La cosa migliore che posso fare, a caldo, è elencare qui di seguito i primi libri che mi sono rimasti tra le mani dopo la fiera e che mi sembrano interessanti o imprescindibili (non per forza novità appena uscite, che i libri hanno più vita di quattro giorni di fiera):

Punto di Fuga di Lucia Biagi (un libro che merita più visibilità)












Anubi di Taddei e Angelini (aspettavo da tempo il duo a una prova lunga)













Churubusco di Andrea Ferraris (con cui ho scambiato una piacevole chiacchierata)












Blast n.4 di Manu Larcenet (che conclude finalmente il capolavoro dell'artista francese, qui la scheda del n. 3)











Jehan Pistolet di Uderzo e Goscinny (dalla coppia di Asterix, prima di Asterix)












Beowulf di Rubin e Garcia (una prova artistica potente)











Incendi estivi di Sagramola (una prova su storia lunga che aspettavo da tempo)



...



Ecco, poi ci sono ancora tante altre cose che ho al momento ancora nel baule dell'auto, ma di cui spero di riuscire a parlare a breve.
Due grandi soddisfazioni: aver recuperato l'integrale di Budda e di La Fenice di Osamu Tezuka, che per ragioni personali non avevo più a disposizione; l'integrale di Kriminal di Bunker e Magnus nell'ultima, splendida edizione Mondadori, grazie alla generosità di Ettore Gabrielli, capo de LoSpazioBianco.it






^Sigh^LIfe! - Richard McGuire a Lucca Comics e il suo Qui



Ieri mattina ho avuto il piacere di partecipare al Press Café con l'artista Richard McGuire a Lucca Comics and Games. L'occasione, naturalmente, è legata al suo ultimo lavoro a fumetti, Here (Qui, ed. Rizzoli) di cui ho scritto un articolo per LoSpazioBianco.it.
Riporto una parte dell'articolo, dove rifletto su un aspetto importante del libro che è stato confermato dall'autore stesso durante l'incontro. 

La prima versione di Here uscì negli Stati Uniti una trentina di anni fa sulla rivista Raw diretta da Art Spiegelman. Era una versione molto più corta. Da un punto di vista tecnico e metanarrativo, quel racconto era sufficiente, diceva già tutto quello che si poteva sul meccanismo intrinseco del raccontare a fumetti. La parte più intellettuale della nostra mente era quindi soddisfatta e appagata. Soprattutto quella di critici e studiosi della nona arte.
La nuova versione, decisamente ampliata, che compone il volume attualmente in libreria, offre invece uno sguardo più ampio sulla nostra realtà, si sposta da un piano tecnico a un piano esistenziale con maggiore enfasi, tocca le nostre emozioni e la percezione stessa della realtà. [...]
Viviamo il paradosso di una realtà impermanente dove tutto muta a ogni respiro, dove un numero impressionante di cellule si rinnova nel nostro corpo, e dove tuttavia ci percepiamo come esservi viventi illusoriamente identici a dieci, venti, trenta anni fa, ci immaginiamo tra dieci, venti, trent’anni simili a oggi, e siamo persino capaci di dire a noi stessi e agli altri che “siamo fatti così, non possiamo cambiare”

Per leggere tutto l'articolo, vai qui

Punto di Fuga

^Sigh^Score! 4/6

La solitudine del senso di colpa.
L'irresponsabile noncuranza sociale.
La mancanza di una trama.
La necessità dell'inevitabile
che riguarda la dimensione prospettica
della crescita personale.
L'aborto come lutto, senza un funerale.
E la crisi come opportunità attraverso
il dolore

info: punto di fuga, diabolo ed.