Solo ieri, grazie all'ottima libreria per ragazzi La Cicala di Merate (LC), dove ho la fortuna di realizzare alcuni laboratori creativi, scopro l'esistenza del secondo libro di
Brian Selznick La stanza delle meraviglie. Non so dire se sarà all'altezza di
La straordinaria invenzione di Hugo Cabret, anche ottimo film di
Scorsese. Sfogliando, noto che le scelte stilistiche sono le stesse, e non so dire se sia un bene o un male. Possibile ripetere la fortunata costruzione di Hugo Cabret, con quello splendido equilibrio di tecniche e linguaggi diversi? Lo saprò a breve, non appena io, Gabo e Cecio avremo tempo di nasconderci dentro quelle pagine.
Intanto non riesco a terminare una lettura che aspettavo e mi sta freddando, ovvero quel
Golem di
LRNZ di cui ho letto bene e ... non mi arriva. Mi fredda. Ma proseguo.
Intanto leggo di corsa
Una brutta storia di
Spugna, per la presentazione che faremo alle
Officine Libra di Monza questo sabato, dalle 19. Mi diverto e cerco le chiavi.
Intanto sono sommerso di tavole di
Asterix, che mai come ora occupano parte della mia quotidianità.
Intanto
Watchmen ripercorre le pareti orizzontali della mia casa, a caccia di letture. Che fortuna non avere ancora mai letto queste pagine!
Intanto
Cerebus invade gli spazi liberi della mia coscienza spirituale, insieme alle perversioni medianiche di Radio Maria.
Intanto lascio che ad emozionarmi davvero sia
Ubik di
Philip K. Dick e un piccolo requiem di
Franz Schubert che non avevo ancora ascoltato davvero.
E la primavera, che è già qui al nord di un'Italia sempre più spezzata a metà, mi provoca giramenti di testa e leggerezza e gioia e stupide romanticherie esistenziali.